martedì 15 settembre 2009

il ricordo non sarà un vero addio



Patrick Wayne Swayze (Houston, 18 agosto 1952 – Los Angeles, 14 settembre 2009) è stato un attore, cantante e ballerino statunitense.
È divenuto celebre grazie alle sue interpretazioni in film quali Dirty Dancing - Balli proibiti (1987), Ghost - Fantasma (1990) e Point Break - Punto di rottura (1991).
Nasce a Houston, in Texas, secondo dei cinque figli di Jessie Wayne Swayze, ingegnere chimico e cowboy da rodeo[1] (1925-1982), e di Patsy Yvonne Helen Karnes (1927), coreografa e proprietaria di una scuola di ballo. Ha due fratelli minori, Don e Sean, e due sorelle Vicky Lynn e Bambi, quest'ultima adottata. Ha origini irlandesi e native americane della tribù Apache.
Nel 1979 si trasferisce a Los Angeles con l'intento di diventare un attore hollywoodiano, in quel periodo si mantiene lavorando come commesso e come operaio presso acciaierie e ditte di costruzioni, inoltre appare in uno spot pubblicitario di una marca di birra.
Il suo debutto nel mondo del cinema avviene nel film del 1979 Skatetown, U.S.A., dove interpreta la parte di Ace Johnson , il capo di una banda che gira la città in pattini a rotelle. Successivamente appare in un episodio della serie televisiva M*A*S*H. Gli studios cinematografici iniziano ad accorgersi di lui e la Columbia Pictures gli offre un contratto per la realizzazione di alcune pellicole, ma Swayze rifiuta perché vuole diventare seriamente un attore e vuole quindi intraprendere un corso di recitazione.
Nel 1983 ottiene una grande opportunità, recitare per Francis Ford Coppola ne I ragazzi della 56ª strada, dove ha potuto lavorare con promettenti e giovani attori come Tom Cruise, C. Thomas Howell, Matt Dillon, Emilio Estevez, Rob Lowe e Ralph Macchio. Nello stesso anno recita al fianco di Gene Hackman in Fratelli nella notte, mentre nel 1984 ritorna a recitare assieme all'amico C. Thomas Howell nell'avventuroso Alba rossa, di John Milius. La vera popolarità verso il grande pubblico la ottiene grazie al ruolo dell'eroe romantico Orry Main nella miniserie televisiva North and South, ambietata durante la guerra di secessione americana dove la lotta tra nordisti e sudisti faceva da sfondo alla storia d'amore tra Orry e l'amata Madeline Fabray LaMotte, interpretata da Lesley-Anne Down.
Nel 1987 ottiene un ruolo affine alla sua passione per la danza, infatti interpreta l'istruttore di ballo Johnny Castle nel film Dirty Dancing - Balli proibiti, dove recita al fianco di Jennifer Grey, con cui aveva già recitato in Alba rossa. Il film diventa un successo internazionale incassando oltre 300 milioni di dollari in tutto il mondo e consacrando l'attore come un idolo. Swayze ottiene una candidatura al Golden Globe e contribuisce anche alla colonna sonora del film cantando il brano She's Like the Wind, di cui è co-autore assieme a Stacy Widelitz. Il brano era stato scritto inizialmente per la colonna sonora del film del 1984 Bulldozer. She's Like the Wind diventa un hit in molti paesi e negli anni successivi viene coverizzata da diversi artisti, tra cui David Hasselhoff e Lumidee, che ne esegue una versione hip-hop.
Dopo il successo planetario di Dirty Dancing - Balli proibiti, si cimenta con pellicole dall'impatto più machista e beefcake come Alba d'acciaio, Vendetta trasversale e Il duro del Road House. Nel 1990 dopo il rifiuto di celebri attori come Bruce Willis e Tom Hanks, torna a film dal sapore più romantico interpretando il fantasma Sam Wheat in Ghost - Fantasma, con Demi Moore e Whoopi Goldberg. Il film si rivela un altro successo internazionale che consacra ulteriormente la sua immagine di stella del cinema e che gli regala un'altra candidatura al Golden Globe. Un altro successo arriva l'anno seguente con l'action-thriller Point Break - Punto di rottura, dove interpreta Bodhi, un disincatato surfista che si guadagna da vivere rapinando banche, finché non incontra sulla sua strada un poliziotto infiltrato, interpretato da Keanu Reeves. Queste pellicole lo consacrano allo status di celebrità e sex symbol, tanto che nel 1991 la rivista People lo elegge l'uomo più sexy del mondo.[2]

Durante gli anni novanta la sua carriera prende una svolta, dove l'attore si cimenta con ruoli inediti e scelte anticonformistiche, è un medico alle prese con la sua conversione spirituale ne La città della gioia di Roland Joffé, è il cowboy Pecos Bill in Pecos Bill - Una leggenda per amico del 1995 e veste i panni della drag queen Vida Boheme nel film A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar, dove recita al fianco di altri simboli di virilità come Wesley Snipes e John Leguizamo, anche loro negli inediti panni di drag queen. Dopo il film d'azione Black Dog, nel 1998 recita in Letters from a Killer, sul cui set si ferisce gravemente. Durante le riprese cadde da cavallo andando a sbattere contro un albero, riportando la lesione dei tendini di una spalla e la frattura di entrambe le gambe.[3] Dopo mesi di convalescenza si riprese pienamente e il giorno del suo 45° compleanno gli viene consegnata una stella nella Hollywood Walk of Fame.
Dopo due anni di inattività, nel 2000 riprende in mano la propria carriera recitando al fianco di Melanie Griffith in Vite nascoste, successivamente prende parte a pellicole di minore impatto commerciale come The Dragon, Amici di... letti e Ore 11:14 - Destino fatale. Nel 2002 interpreta un predicatore motivazionale segretamente pedofilo nel film culto Donnie Darko, mentre nel 2004 appare in Dirty Dancing 2, una sorta di sequel del Dirty Dancing - Balli proibiti, che tanto lo rese celebre, nel film Swayze appare in un cameo nel ruolo di un istruttore di danza.
Nel 2005 prende parte alla commedia La famiglia omicidi, dove recita al fianco di Rowan Atkinson, Kristin Scott Thomas e Maggie Smith, e al film televisivo Icon - Sfida al potere. Il 27 luglio del 2006 fa il suo debutto al Teatro del West End nel musical Guys and Dolls interpretando Nathan Detroit fino al 25 novembre dello stesso anno. Nel 2009 recita nel film Powder Blue con Jessica Biel e il premio Oscar Forest Whitaker, dove ha modo di recitare al fianco del fratello Don. Sempre nel 2009, nonostante la malattia, recita nella serie televisiva The Beast.

Dal 12 giugno 1975 si sposò con l'attrice e ballerina Lisa Niemi. I due si conobbero agli inizi degli anni settanta nella scuola di danza della madre, quando lui aveva vent'anni e lei quindici. [fonte: Wikipedia]

lunedì 7 settembre 2009

il gossip della carità





Ci sono giorni in cui la realtà è talmente vivida che non lascia posto ai sogni e non si desidera altro che quello che si ha già, quello che si può toccare con la propria mano e vedere con i propri occhi..c'è chi di questi giorni ne ha vissuto tutta la vita perchè il suo sogno era l'Amore e, in quanto tale, non poteva che tradursi in concreta realtà..
Il 5 settembre ricorre la memoria della beata Madre Teresa di Calcutta...è passata inosservata e silenziosa ancora una volta tra il chiasso delle dispute tra il clero e la politica..



Louis Armstrong
What A Wonderful World
Che Mondo Meraviglioso

Vedo alberi verdi, anche rose rosse
Le vedo sbocciare per me e per te
E fra me e me penso, che mondo meraviglioso

Vedo cieli blu e nuvole bianche
Il benedetto giorno luminoso, la sacra notte scura
E fra me e me penso, che mondo meraviglioso

I colori dell'arcobaleno, così belli nel cielo
Sono anche nelle facce della gente che passa
Vedo amici stringersi la mano, chiedendo "come va?"
Stanno davvero dicendo "Ti amo"

Sento bambini che piangono, li vedo crescere
Impareranno molto più di quanto io saprò mai
E fra me e me penso, che mondo meraviglioso
Sì, fra me e me penso, che mondo meraviglioso


domenica 6 settembre 2009

censure

Sospese le proiezioni della pellicola di Bobby Paunescu
Procacci: "Difendo l'integrità dell'opera e il diritto d'espressione"
Stop al film romeno "Francesca"
per le querele di Mussolini e Tosi
di SILVIA FUMAROLA
ROMA - Stop al film romeno Francesca. Sono state sospese le proiezioni locali del film di Bobby Paunescu che avrebbe dovuto essere immesso in circuito dopo essere stato presentato alla Mostra. La decisione è stata assunta dai responsabili del Circuito Cinema Comunali di Venezia "in presenza" indica una nota "di specifica azione legale di parte e su richiesta della casa di distribuzione Fandango". Contro il regista nei giorni scorsi erano state annunciate querele da parte di Alessandra Mussolini e del sindaco di Verona Flavio Tosi chiamati in causa nei dialoghi. "Sindaco di Verona di merda", "la Mussolini, una troia che vuole ammazzare tutti i romeni" sono le frasi che aprono Francesca. Il film racconta il sogno di una ragazza di Bucarest che spera di aprire in Italia un asilo per i figli degli immigrati e di "cambiare la percezione" che gli italiani hanno dei romeni.

"Ho girato il film sull'onda di quel fatto orribile, l'omicidio di Giovanna Reggiani" aveva spiegato Paunescu "volevo reagire, sentivo di dover fare qualcosa. La politica ha sbagliato da entrambe le parti: gli italiani che volevano sbattere fuori tutti i romeni, i romeni che volevano distinguere tra romeni e rom per criminalizzare in toto solo questi ultimi". "Come sempre quando si prende un film in distribuzione" commenta Domenico Procacci della Fandango "si difende l'integrità dell'opera e il diritto di espressione dell'autore: a fine ottobre intendiamo uscire in versione integrale".

Presentato nella sezione Orizzonti (dovrebbe uscire nelle sale a fine ottobre), Francesca, subito dopo la proiezione, aveva scatenato le reazioni durissime della Mussolini e del sindaco Tosi, che non si accontenta dello stop alle proiezioni. "La notizia del blocco mi lascia indifferente perché l'azione legale contro il regista proseguirà. Prescinde dal contenuto del film, è motivata dalle dichiarazioni che Paunescu ha reso alla stampa nei miei confronti".

In mattinata dalla Fandango avevano spiegato che nella diffida la Mussolini chiede di non distribuire il film o, in alternativa, di eliminare o modificare la frase in cui viene insultata. Nel caso contrario agirà legalmente per bloccare il film. "Noi" ribadisce Procacci "difendiamo l'integrità dell'opera e il diritto di espressione dell'autore. Se poi un giudice darà ragione alla Mussolini e ci chiederà di cambiare quella battuta, d'accordo col regista in qualche modo la cambieremo. Magari la frase diventerà "quella santa donna della Mussolini che vuole uccidere tutti i romeni". Se mi posso permettere un commento" aggiunge "trovo che se uno insulta un intero popolo come ha fatto la Mussolini dicendo che i romeni hanno lo stupro nel Dna, poi non si può stupire se tra loro il suo tasso di popolarità non sia alto".
(6 settembre 2009) [fonte:www.repubblica.it]

Un popolo che perde la saggezza del confronto è un popolo sterile. Accettiamo quotidianemente gli insulti della nostra politica, accettiamo la derisione della stampa estera forse compiaciuti perchè in fondo la figura dei "grandi amatori" ci lusinga, nemmeno se tornassimo all'elettroshock ci cureremmo di intervenire. Forse le scie chimiche non sono una leggenda: e stanno ottundendo la nostra ragione e il nostro cuore, così vendiamo l'anima per pochi spiccioli e ci riempiamo le orecchie e la vista di illusioni. Ecco, credo proprio che siamo allucinati e che il nostro esame di realtà promuova un volgare subdolo imperante pseudocabaret. Sull'onda della superficialità ci lanciamo come abili surfisti, per sentire l'ebbrezza del vincitore. E invece siamo vinti. Da chi detta la legge del più forte e ti fa sentire grato di essere debole.
Bisogna comunque essere ottimisti: la crisi non esiste, il lavoro c'è, le tasse spariscono, ma sì possiamo anche distrarci nei fine settimana, magari andando al cinema..attenti a scegliere il film..

sabato 25 luglio 2009

dentro lo stomaco la libertà



I rapporti di Freedom House sulla libertà di stampa in Italia

Dati di sintesi relativi all'Italia dei rapporti annuali di Freedom House sulla libertà di stampa dal 1980 al 2008.L'Italia, dopo essere stata sempre indicata nell'annuale rapporto "Freedom of the Press", dell'organizzazione americana Freedom House, come "Free" (ovvero libera per quanto riguarda la libertà di stampa), nel 2004 è stata invece considerata come un paese "Partly Free" (parzialmente libero) a causa di 20 anni di amministrazione politica fallimentare, della controversa legge Gasparri del 2003 e della capacità del primo ministro di influenzare il servizio di trasmissione pubblica RAI, un conflitto di interessi tra i più flagranti del mondo. La valutazione è la risultante numerica di vari aspetti della libertà di stampa, tra cui :
Ambito legale: 11 punti;
Influenze politiche: 13 punti
Pressioni dagli ambienti economici: 9 punti
PUNTEGGIO TOTALE: 33 Punti -> Paese parzialmente libero sotto il punto di vista della L.d.S.[5]
Nel rapporto del 2005 e del 2006 la libertà di stampa subisce un'ulteriore riduzione, con l'aumento delle influenze politiche da 11 a 13 punti e il totale da 33 a 35 punti. Dal 2007 il valore di sintesi determinato dalla Freedom House è ritornato ad essere inferiore a 30.

La libertà di parola e di stampa è garantita dalla costituzione. Nel luglio 2005 le camere votarono per l'abolizione della condanna a pene detentive in seguito al reato di libello, ma gli emendamenti non sono stati tramutati in leggi dello stato.

La maggior parte delle agenzie di stampa, dei giornali e delle televisioni sono di proprietà privata, ma molto spesso questo proprietario è un partito politico oppure sono gestiti da grandi gruppi economici e finanziari che esercitano qualche tipo di influenza.
Nei rapporti del 2007 e del 2008 l'Italia è un paese "free".

Nel maggio del 2009 l'Italia è stata retrocessa a paese "semi-libero" (partly free). [fonte:Wikipedia]

L'accentramento dei media da parte di Silvio Berlusconi
Le preoccupazioni sulla concentrazione dei mezzi informativi in Italia sono state un problema sin dalla elezione nel 1994 di Silvio Berlusconi. Diventava Presidente del consiglio l'uomo più ricco d'Italia, nonché un magnate dei media, che possiede tre reti televisive nazionali che ricevono la maggiore fetta (più del 60%) della pubblicità televisiva nazionale, nonché proprietario di riviste e giornali. Dopo l'elezioni del 1994 (governa per un anno) del 2001 (governa per 5 anni) e dopo la caduta nel 2008 della maggioranza di centro-sinistra che sosteneva Romano Prodi e la schiacciante vittoria alle successive elezioni, la maggioranza da lui guidata si trova ripetutamente a controllare tramite spoils system la RAI.
L'Osservatorio di Pavia, un ente indipendente che analizza i media, calcolava che nel febbraio 2004, Berlusconi occupava il 42 % del tempo totale dedicato ai politici dalle varie televisioni. Nello stesso anno si dimise dalla RAI il direttore Lucia Annunziata dopo le nuove nomine che a suo dire mancavano di pluralismo.
Nel luglio 2004 venne approvata la legge sul conflitto di interessi, per risolvere le contraddizioni tra la posizione di Silvio Berlusconi come Presidente del Consiglio e quella di proprietario dei media. Anche se la legge in teoria limita il controllo dei politici sulle loro proprietà, non fa loro divieto di possedere compagnie mediatiche (A differenza degli USA, dove il controllo dei media è interdetto ai politici e dove al Presidente si applica il "blind trust"). [fonte:Wikipedia]

Legge Gasparri dell'aprile 2004
Nel aprile del 2004, il parlamento approvava una riforma delle leggi che regolamentano l'emittenza radiotelevisiva, nota come "legge Gasparri", che introduce alcuni cambiamenti come l'ingiunzione ad alcuni canali di passare alla diffusione per via digitale terrestre e la privatizzazione parziale della RAI. La legge venne rinviata alle Camera dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi, nel dicembre 2003.
Anche se successivamente la legge venne rivista con l'aggiunta di una clausola che limita il massimo introito che un singolo conglomerato dei media può guadagnare, essa escludeva i guadagni derivati dal possedere agenzie di raccolta pubblicitaria, case di produzione e distribuzione cinematografica oppure discografiche.
Secondo alcuni politici, come Antonio di Pietro e comici come Beppe Grillo, la legge promossa da Maurizio Gasparri aumenta il controllo esercitato da Berlusconi sui mezzi informativi. La legge permette anche al canale Retequattro di continuare la diffusione per via analogica terrestre. Il decreto è in contrasto con una sentenza del 2002 della Corte costituzionale che imponeva a Retequattro di interrompere la diffusione soltanto analogica nel gennaio del 2004, in modo di liberare spazi alla concorrenza, sia sotto forma di frequenze terrestri che di quote di pubblicità.
L'Unione Europea, a luglio 2007, chiede all'Italia di modificare in molte parti la legge, pena una multa di 300-400 mila euro al giorno. Il 31 gennaio del 2008, la Corte Europea di Giustizia emana una sentenza definitiva, che dichiara che lo status di assegnazione delle frequenze per la trasmissione radiotelevisiva è contrario al diritto comunitario, non rispetta il principio della libera prestazione dei servizi e non segue criteri di selezione obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati.
Nel 2008 il parlamento appena insediato tenta di approvare, all'interno del provvedimento "milleproroghe", un emendamento alla Gasparri stabilendo che chi ha il diritto di trasmettere continui l'attività "fino all'attuazione del piano di assegnazione delle frequenze Tv in tecnica digitale". Secondo tutte le opposizioni si tratta di una ennesima norma "salva Rete 4". Dopo tali proteste norma verrà ritirata. [fonte:Wikipedia]

Oscuramento internet - E' passato l'emendamento D'Alia
Berlusconi e i suoi sferrano il colpo definitivo alla libertà della rete internet per metterla sotto controllo.
Nel voto finale al Senato che ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (disegno di legge 733), tra gli altri provvedimenti scellerati come l´obbligo di denuncia per i medici dei pazienti che sono immigrati clandestini e la schedatura dei senta tetto, con un emendamento del senatore Gianpiero D´Alia (UDC), è stato introdotto l`articolo 50-bis, "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet". E nel testo approdato alla Camera l´articolo è diventato il nr. 60. Anche se il senatore Gianpiero D´Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo, questo la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "Casta" che non vuole scollarsi dal potere. In pratica se un qualunque cittadino che magari scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo.
Questo provvedimento può obbligare i provider a oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all´estero. Il Ministro dell´interno, in seguito a comunicazione dell´autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l´interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L´attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore. La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da 1 a 5 anni per l´istigazione a delinquere e per l´ apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l´istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all´odio fra le classi sociali. Immaginate come potrebbero essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta con questa legge? Si stanno dotando delle armi per bloccare in Italia Facebook, Youtube, il blog di Beppe Grillo e tutta l´informazione libera che viaggia in rete e che nel nostro Paese è ormai l´unica fonte informativa non censurata. Vi ricordo che il nostro è l´unico Paese al mondo, dove una media company, Mediaset, ha chiesto 500 milioni di risarcimento a YouTube. Vi rendete conto?
Quindi il Governo interviene per l´ennesima volta, in una materia che vede un´impresa del presidente del Consiglio in conflitto giudiziario e d´interessi. Dopo la proposta di legge Cassinelli e l´istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" il fenomeno che intorno ad internet sta facendo crescere un sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.
Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet? Chi non può farlo pensa bene di censurarlo e di far diventare l´Italia come la Cina e la Birmania.
Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati Beppe Grillo dalle colonne del suo blog e la rivista specializzata Punto Informatico.
Fate girare questa notizia il più possibile. E´ ora di svegliare le coscienze addormentate degli italiani [fonte: catena di mail]

venerdì 17 luglio 2009

Letture estive per grandi e piccini

Momo è un romanzo di genere fantastico di Michael Ende, pubblicato nel 1973.

Vicino ad una grande e brutta città, vi sono i resti di un piccolo ed antico anfiteatro, simbolo in passato di arte e divertimento. Lì alcuni cittadini trovano una strana bambina vestita con una giacca da uomo di un paio di taglie più grandi della sua misura, di nome Momo. La bambina si rivela ben presto dotata di alcuni doni fuori dal comune: fa sbocciare la fantasia dei suoi coetanei, è capace di rappacificare gli animi litigiosi e di far comprendere gli errori e le soluzioni dei problemi. Più che altro si limita ad ascoltare e prestare attenzione; un'attenzione tale che non vi si può rimanere indifferenti. La vita trascorre tranquilla per Momo insieme ai suoi amici (tra cui i suoi amici più cari: il giovane Gigi Cicerone ed il vecchio Beppo Spazzino) finché la città non viene invasa dai misteriosi "Signori grigi", vestiti di grigio e dal volto cinereo,i Signori Grigi mirano ad impadronirsi del tempo degli uomini. Per colpa loro la vita della gente diventa più frenetica e vuota. Momo è la principale nemica dei Signori grigi e questi ultimi cercano di sbarazzarsi di lei offrendole dei giocattoli. Momo non si fa ingannare e riesce persino a far parlare uno di questi antagonisti guardandolo negli occhi e proferendo una semplice frase: "Le bambole non hanno un cuore e perciò neanche dei sentimenti, mentre i miei amici sì." (fonte: wikipedia).



mercoledì 15 luglio 2009

Estate




Tempo d'estate, tempo, tempo
Bimbo, vivere é facile
i pesci stanno saltando fuori dall'acqua
e il cotone, Signore
il cotone é alto, Signore, cosi alto

Tuo padre é ricco
e tua madre é splendida, baby
lei é splendida ora
Stai calmo, baby, baby,..
No, no, non piangere
Non piangere

Una di queste mattine
tu ti alzerai, ti alzerai cantando
stenderai le tue ali
Bimbo, toccherai, toccherai il cielo
Signore, il cielo

Ma fino a quel mattino
Dolcezza, niente ti farà del male,
no, no, no, no, no, no, no, no, no
no, no, no, no, no, no, no, no
no, no, no, no,
Non piangere
Piangere

"Lo stile emancipato della Joplin era ispirato anche alla difesa dell'uguaglianza fra bianchi e neri e sostenuto da una particolare ammirazione per la musica delle sue cantanti blues preferite, non a caso provvederà prima della sua morte ad acquistare una più dignitosa lapide per Bessie Smith, morta perchè, dopo un incidente stradale, non venne soccorsa subito in quanto nera. Questo ideale di uguaglianza fra persone Janis Joplin lo afferma anche durante i suoi concerti, durante il concerto tenuto a Francoforte, dopo essere stata, al suo arrivo nella città, "assalita" da una sua fan, la invita a salire sul palco, poi insiste perchè salgano sul palco anche altri spettatori per poi farli ballare e cantare assieme a lei". [fonte: Wikipedia]

domenica 5 luglio 2009

SUPERGOSSIP! LA CACCIA E' APERTA!

Stamattina "sfogliando" le notizie su internet ho appreso che il test del Dna stia lì lì per incastrare il serial maniaco Continua la caccia
Ho naturalmente pensato di poter leggere un articolo sullo stupratore DALL'ACCENTO ROMANO (così riportavano alcuni articoli dei giorni scorsi) e invece..il titolo era correlato con Dovete tornare a casa vostra e si riferiva all'aggressione ai danni di un congolese Sporco negro ferito a Roma.
Più tardi altre notizie riferiscono dello stupratore che..sembrerebbe italiano ..condizionale d'obbligo(?)
Non discuto l'eventualità dell'uno o dell'altro..generalmente i maschi del mondo sono di colore diversi..Rispetto allo stupro è solo la violenza ad essere sempre la stessa.
Così abbandono l'idea di usufruire di tale informazione; meglio tornare alla lettura di don Milani: Se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni son la mia patria, gli altri i miei stranieri.



Gli stranieri come le donne..tanto si prestano..i primi sono fondamentalmente lo scarto dei loro luoghi di origine e quindi tutti delinquenti, le seconde sono fondamentalmente soggette all'istinto del maschio (Soggette dunque consenzienti) e dunque tutte facili (vedi alla voce successo)..approfittiamone! Via alla caccia! Potenziamo le ronde (o il branco magari)!

domenica 7 giugno 2009

RAFFICHE DI VENTO



L’inquietudine è il motore della crisi. Crisi personali e collettive si mescolano nel sistema storia. La pazienza e la speranza sono la risposta attiva al tempo degli uomini.
Atemporalità psicotica? Ci basta dimenticare che la Normalità e la Patologia sono come le destinazioni opposte di un percorso metropolitano..una fermata dopo l’altra, avanti e indietro trascorre la Vita. Tu dove scendi? (08/06/2009 oggi siamo scesi a destra..che incoscienza!?)

IL VERO GOSSIP E' LA VITA

Ancora prima di nascere siamo immersi in un mondo di relazioni che danno significato alla vita..è un'enorme responsabilità quella degli "adulti". Ce n'è ancora qualcuno disponibile a insegnare il il silenzio beato della meraviglia? Qualcuno che sappia difendere e trasmettere il rispetto di sé stessi e degli altri? Le "scorciatoie" che portano al successo sono quelle suggerite dal lupo di Cappuccetto Rosso...(dalla casetta della nonna a Villa Certosa..)



Lupi di ieri lupi di oggi..

domenica 15 marzo 2009

Relazioni simmetriche (destra-sinistra)



Non sono di destra, non sono di sinistra..
L’ultimo sole della democrazia è tramontato da un pezzo. Vittima del popolo dei Giuda. Il giorno è ormai grigio, di fragile memoria. Nell’epoca del borderline c’è bisogno di potenziare i fendinebbia per riuscire a viaggiare sulle autostrade del potere. Poteri sbandierati o celati che nella natura dell’abuso si fondono, e l’ordine costituito e quello arbitrario convolano a nozze per farsi di due, uno: alla luce della teoria del costruttivismo sociale (della devianza) mi chiedo quale sarà la “carriera” prevista per i loro pargoli..
La relazione simmetrica si basa sul rispecchiare il comportamento dell’altro (dunque sull’uguaglianza!): esempio recente - "Franceschini leader catto-comunista" E' l'affondo, duro, del premier nei confronti del segretario del Pd. "Un leader catto-comunista, imprevisto. Pensavo che ci fosse una preminenza della sinistra. Non è chiaro a quali principi voglia arrivare con questo catto-comunismo". Franceschini replica "Ho visto che Berlusconi mi ha definito un cattocomunista. E' una vecchia offesa che veniva utilizzata prima della mia nascita verso tutti i cattolici progressisti. Magari sarebbe utile che il suo consulente di storia del movimento cattolico gli spiegasse che lui tecnicamente è un clerico- fascista".
[..se troviamo che la vanteria è il modello culturale del comportamento di un gruppo e che l’altro gruppo replica a questo comportamento con la vanteria, è possibile che si sviluppi una situazione competitiva in cui l’atto di vantarsi porta sempre più a vantarsi, e cosi via. G.Bateson, Naven 1958]
E' un semplice, banale esempio in cui chi accusa difende soltanto la propria "roba" perchè è questo che la politica è diventata: una proprietà. Non da dividere e condividere con il popolo. Ma da possedere e sbandierare.
"Bisogna amare così tanto sé stessi per capire come sia necessario chiamare in causa il bene comune"...

sabato 14 marzo 2009

Le pari opportunità



Berlusconi e le donne tra gaffes, smentite e denunce

Di SaraDS (del 07/03/2009 @ 13:22:42, in Fuga di Notizie) http://www.lineadiconfine.it/

Anche quest’anno [è trascorsa] la festa della donna, il fatidico 8 marzo.
Originariamente simbolo della lotta delle associazioni femministe contro le vessazioni subite dalle donne, la giornata si è trasformata, ormai, in una festa commerciale nel corso della quale locali e ristoranti offrono feste e cene esclusive per gruppi di donne, giovani e meno giovani, desiderose di celebrare la loro indipendenza. Eppure, proprio in questi ultimi tempi, appare evidente che questo tipo di festeggiamenti lascia il tempo che trova e che, piuttosto, sarebbe opportuno prestare attenzione a quanto ancora ci sia da rivendicare in materia di diritti, di emancipazione e di pari opportunità.
Troppo spesso, di recente, apprendiamo dai mass media di violenze sulle donne: in media avviene una violenza carnale ogni due giorni e, nonostante siano questi crimini che, per la loro efferatezza, fanno maggiormente discutere l’opinione pubblica, vanno considerati tali anche le molestie e la violenza verbale, il cosiddetto stalking, non a caso oggi considerato reato penalmente perseguibile.
In sostanza, i dati statistici riportano che gli episodi di violenza sono aumentati del 10% circa rispetto all’anno scorso. Naturalmente credo sia fondamentale ricordare quanto annoso sia, in realtà, tale fenomeno, sottolineando che la violenza sulle donne non si è mai placata, ma risulta in rilevante aumento - oggi più di ieri – forse anche perché sta crescendo la fiducia delle cittadine nella possibilità di trovare protezione e aiuto presso centri specializzati. I dati statistici in aumento e la possibilità di essere informati quotidianamente da giornali e TV in relazione ad atti di violenza contro le donne, sarebbero, pertanto, da collegare all’incremento dei casi in cui le vittime trovano il coraggio di uscire allo scoperto e chiedere aiuto sporgendo denuncia, nonché alla determinazione dei giornalisti a portare sul palcoscenico televisivo tali crimini, ricercandone sempre con maggior cura i dettagli, senza alcun rispetto per il dramma individuale vissuto dalla donna, con il solo scopo di strumentalizzarne il dolore per fini meramente politici o per soddisfare la morbosa curiosità di un’intera popolazione.
Il governo italiano sta attualmente vagliando delle soluzioni nel tentativo di offrire maggiore sicurezza alle donne del proprio paese, discutendo soprattutto di pene esemplari e ronde cittadine.
E’in questo clima che giungono le affermazioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in merito alla risoluzione del problema degli atti di violenza, il quale ha dichiarato che, per salvaguardare la nostra incolumità, noi donne dovremmo in recarci in zone meno pericolose e che poiché “servirebbe un militare per ogni bella donna” sarebbe comunque impossibile “anche in uno stato militarizzato, mettere in campo una forza tale da poter evitare episodi di violenza”.
Dunque, le violenze non possono in alcun modo essere evitate e il Premier, che non è nuovo a questo tipo di freddure, sembra non rendersi conto del significato che una frase di tal genere veicola, soprattutto visto il ruolo politico che ricopre, mentre comunica che la sua affermazione non è altro che un simpatico “complimento alle donne italiane”. Tuttavia c’è anche chi vi ha colto un contenuto implicito e molto diverso da quello ufficialmente dichiarato.
Qualche giorno fa, infatti, Paola Concia, deputata del Pd, e Donata Gottardi, giurista e parlamentare europea, hanno denunciato il Premier Silvio Berlusconi alla Corte Europea di Strasburgo «per le continue e ripetute dichiarazioni di disprezzo per la vita e la dignità delle donne».L’iniziativa nasce a seguito dell’episodio, ormai giudicato soltanto un equivoco, avvenuto durante una conferenza stampa: “Io ti ho dato la tua donna...” è ciò che Berlusconi avrebbe dichiarato sottovoce al primo ministro francese Sarkozy. Nonostante la smentita, però, (la frase pronunciata, in realtà, è: “Tu sai che ho studiato alla Sorbona”, dove il termine Sorbona sarebbe stato equivocato con donna) pare che la denuncia resti valida, soprattutto perché non si riferisce esclusivamente a questo episodio, ma anche alle precedenti affermazioni del Premier in merito alla violenza sulle donne o, ancora, in merito alle difficoltà delle lavoratrici precarie, quando consigliava loro di “sposare un miliardario”.
Il nostro capo di governo, insomma, sembrerebbe lasciar trasparire dalle sue parole una concezione della donna come oggetto, meglio se di proprietà dell’uomo, da difendere e da sostenere, magari anche economicamente, non essendo ella stessa in grado di provvedere da sola a tali esigenze.
Come è possibile confidare in un governo che mentre presta attenzione alle donne, permette al suo massimo esponente di inviare, attraverso una falsa ironia, messaggi culturali volti a svilire l’immagine e il valore della donna stessa?
E’ indubbio che lo Stato italiano debba provare ad agire contro le violenze eppure credo che, prima di puntare esclusivamente sulla sicurezza e sulla “difesa” del genere femminile, forse, alcuni esponenti del sesso maschile dovrebbero provare ad imparare il rispetto per le donne... probabilmente così potranno trasmetterlo anche alle generazioni successive e, solo allora, sarà possibile evitare che questi tragici episodi si ripetano. Contrariamente a quanto ritiene il nostro Premier.

sabato 28 febbraio 2009

un amore..oppure quanti??



Vieri-Canalis-Satta&Borriello-Rodriguez-Corona / Antonacci-SMSsceneggiaturebrass-Cardinale...e tanti altri: passati, presenti e imminentemente prossimi..perchè in questi casi il futuro è a limitata responsabilità grammaticale!!
Vip, Musica, Televisione, Calcio, Veline, Reality: un minestrone "bollente" di idee su come consolarsi nelle sere del freddo inverno della vita!
Naturalmente verdure OGM in salsa rosa pescate nel ricettario kitsch del mondo della comunicazione=propaganda (immondizia per lo stomaco e per il cervello=se siamo davvero ciò che mangiamo..).
Tuttavia, sorvolando sul discorso *se sia nato prima l'uovo o la gallina* rispetto ai "rischi" della notorietà, proviamo, a sipario calato, a leggere dentro il "bisogno" d'amore (senza fini voyeristici). Abituati a vederlo espresso da corpi in vetrina e indossato secondo le stagioni della moda, abbiamo dimenticato che siamo noi i soggetti dell'Amore, in un ricercato equilibrio di cuore,mente e anima. Fissarsi su uno soltanto di questi limita fortemente l'essere uomo. E ci sta relegando negli angoli della violenza.

Made by Lena