domenica 6 settembre 2009

censure

Sospese le proiezioni della pellicola di Bobby Paunescu
Procacci: "Difendo l'integrità dell'opera e il diritto d'espressione"
Stop al film romeno "Francesca"
per le querele di Mussolini e Tosi
di SILVIA FUMAROLA
ROMA - Stop al film romeno Francesca. Sono state sospese le proiezioni locali del film di Bobby Paunescu che avrebbe dovuto essere immesso in circuito dopo essere stato presentato alla Mostra. La decisione è stata assunta dai responsabili del Circuito Cinema Comunali di Venezia "in presenza" indica una nota "di specifica azione legale di parte e su richiesta della casa di distribuzione Fandango". Contro il regista nei giorni scorsi erano state annunciate querele da parte di Alessandra Mussolini e del sindaco di Verona Flavio Tosi chiamati in causa nei dialoghi. "Sindaco di Verona di merda", "la Mussolini, una troia che vuole ammazzare tutti i romeni" sono le frasi che aprono Francesca. Il film racconta il sogno di una ragazza di Bucarest che spera di aprire in Italia un asilo per i figli degli immigrati e di "cambiare la percezione" che gli italiani hanno dei romeni.

"Ho girato il film sull'onda di quel fatto orribile, l'omicidio di Giovanna Reggiani" aveva spiegato Paunescu "volevo reagire, sentivo di dover fare qualcosa. La politica ha sbagliato da entrambe le parti: gli italiani che volevano sbattere fuori tutti i romeni, i romeni che volevano distinguere tra romeni e rom per criminalizzare in toto solo questi ultimi". "Come sempre quando si prende un film in distribuzione" commenta Domenico Procacci della Fandango "si difende l'integrità dell'opera e il diritto di espressione dell'autore: a fine ottobre intendiamo uscire in versione integrale".

Presentato nella sezione Orizzonti (dovrebbe uscire nelle sale a fine ottobre), Francesca, subito dopo la proiezione, aveva scatenato le reazioni durissime della Mussolini e del sindaco Tosi, che non si accontenta dello stop alle proiezioni. "La notizia del blocco mi lascia indifferente perché l'azione legale contro il regista proseguirà. Prescinde dal contenuto del film, è motivata dalle dichiarazioni che Paunescu ha reso alla stampa nei miei confronti".

In mattinata dalla Fandango avevano spiegato che nella diffida la Mussolini chiede di non distribuire il film o, in alternativa, di eliminare o modificare la frase in cui viene insultata. Nel caso contrario agirà legalmente per bloccare il film. "Noi" ribadisce Procacci "difendiamo l'integrità dell'opera e il diritto di espressione dell'autore. Se poi un giudice darà ragione alla Mussolini e ci chiederà di cambiare quella battuta, d'accordo col regista in qualche modo la cambieremo. Magari la frase diventerà "quella santa donna della Mussolini che vuole uccidere tutti i romeni". Se mi posso permettere un commento" aggiunge "trovo che se uno insulta un intero popolo come ha fatto la Mussolini dicendo che i romeni hanno lo stupro nel Dna, poi non si può stupire se tra loro il suo tasso di popolarità non sia alto".
(6 settembre 2009) [fonte:www.repubblica.it]

Un popolo che perde la saggezza del confronto è un popolo sterile. Accettiamo quotidianemente gli insulti della nostra politica, accettiamo la derisione della stampa estera forse compiaciuti perchè in fondo la figura dei "grandi amatori" ci lusinga, nemmeno se tornassimo all'elettroshock ci cureremmo di intervenire. Forse le scie chimiche non sono una leggenda: e stanno ottundendo la nostra ragione e il nostro cuore, così vendiamo l'anima per pochi spiccioli e ci riempiamo le orecchie e la vista di illusioni. Ecco, credo proprio che siamo allucinati e che il nostro esame di realtà promuova un volgare subdolo imperante pseudocabaret. Sull'onda della superficialità ci lanciamo come abili surfisti, per sentire l'ebbrezza del vincitore. E invece siamo vinti. Da chi detta la legge del più forte e ti fa sentire grato di essere debole.
Bisogna comunque essere ottimisti: la crisi non esiste, il lavoro c'è, le tasse spariscono, ma sì possiamo anche distrarci nei fine settimana, magari andando al cinema..attenti a scegliere il film..

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